E quest’anno un altro importante organismo ha deciso di dare il suo sostegno agli Iftawards, questo a garanzia dell’efficacia e dell’importanza che riveste per il territorio questo evento di moda, che promuove il made in Italy e le eccellenze campane manifatturiere, dando risalto alla creatività anche di fuori regione.

Ma cosa è e cosa rappresenta la Camera di Commercio di Salerno?

Con la legge 6 luglio 1862, e successivo decreto del 31 agosto 1862, nasce la Camera di Commercio ed Arti di Salerno per gli interessi economici della provincia. Precedentemente, in Salerno operava molto efficacemente a tale scopo la Reale Società Economica.

Per molti anni la Società Economica funzionò anche come corpo accademico: affrontò questioni riguardanti problemi agricoli, commerciali ed industriali con proposte di riforma, presentate al Reale Istituto di Incoraggiamento di Napoli e divulgate a mezzo stampa dal periodico mensile “Il Picentino”, il cui primo numero vide la luce il 1° gennaio 1845.

In seguito all’istituzione delle Camere di Commercio nell’Italia post-unitaria, la Reale Società Economica modificò il proprio statuto, lasciando alla Camera di Commercio la tutela e la rappresentanza degli interessi industriali e commerciali e conservando quelli di natura agraria.

Con la legge di modifica del 20 marzo 1910 l’Ente assunse la denominazione di “Camera di Commercio e Industria”, fino al 25 giugno 1924. In seguito, nel 1926, furono istituiti i Consigli Provinciali dell’Economia Corporativa, e quindi anche quello di Salerno, che incorporarono le Camere di Commercio.

I Consigli furono soppressi nel settembre 1944 e vennero ricostituite le Camere di Commercio, Industria e Agricoltura. Ad oltre un ottantennio dalla prima istituzione, Salerno riebbe la sua antica, gloriosa Camera di Commercio, che riprese il suo ruolo propulsore dei commerci e dell’economia della provincia salernitana.

Numerosi sono stati nel dopoguerra gli interventi e le iniziative assunte dalla Camera di Commercio di Salerno nel processo di industrializzazione del salernitano, nell’ apertura della sua economia all’estero, nella pianificazione di investimenti industriali e della distribuzione commerciale, nella dotazione di infrastrutture di mercato e di trasporti – porto e aeroporto innanzitutto, – nell’istruzione e nella formazione professionale.

Con la legge di riforma degli enti camerali del 23 dicembre 1993 n. 580 è stato posto un altro tassello alla tutela degli interessi economici della provincia, con l’istituzione del Registro delle Imprese, che ha dato attuazione al dettato dell’art. 2188 del C.C. e che incorporando il preesistente Registro delle Ditte ha creato l’anagrafe delle imprese agricole e commerciali, nazionale e quindi anche quella provinciale.

 

 

 

 

Jannelli Comunicazione
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